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Il cognome deriverebbe da San Davino, che dall'Armenia arrivò a Lucca, dove morì il 3 giugno1050: egli convertì alcuni Lucchesi al cattolicesimo ed i cittadini cambiarono il cognome. La tomba è a Lucca, nella chiesa di San Michele al Foro. Una recente ipotesi su San Davino (vedi articolo di Bacci del 2003)  nell'ambito dello studio di Armeni arrivati in Italia, indicherebbe nella provenienza dall'allora capitale dell' Armenia ( DIVN )

Bisogna notare che i cognomi non erano ancora diffusi, quindi Davini potrebbe essere anche significare "figlio di Davino", dalla declinazione latina del nome del padre. All'epoca, infatti, solo poche famiglie potevano contare su un cognome formato e fisso. Un'altra ipotesi è che Davino derivi da David.
Esistono infatti delle derivazioni del cognome, tipo Davino (molto raro, napoletano), Davin (molto raro, del rovigoto) , D'Avini (quasi unico e dovrebbe trattarsi di errori di trascrizione), D'Avino che è tipicamente campano (si veda quanto riporta il sito Cognomi italiani).

Le prime notizie, con date certe, su Davini sono state ritrovate in Italia   a partire dal 1224 in un atto di acquisto di terreni è citato un Bontempo e nel 1228 quando Ranierus è uno dei 4300 Pisani che giurano fedeltà all'alleanza; altri Davini sono citati nel 1285 (Ugolino e Turpino), fra il popolo tassato a Pisa,  nel 1287 sono citati nel libro "I Brevi del Comune e del popolo di Pisa", mentre nel 1320 Jacobus è elencato nei Languedocnames e Buglione nello Statuto di Monteverdi.  Fra il 1324 ed il 1393 vari Davini sono citati come Anziani a Pisa nella "Chronica antianorum civitatis Pisarum" .
Esistono a Lucca invece un Mercante nel 1331 ed un Ugolino, Notaio scrittore delle Ragioni, a Lucca fra il febbraio 1335 ed il febbraio 1339.
Nel 1390 Davini sarebbero già presenti a Camporgiano, come riportato nella “Descrittione cronologica della Garfagnana” del 1650.

I dati su Davini in Antraccoli risalgono, secondo una ricerca nelle parrocchie fatta da Tiziana Cortesi, agli inizi del 1300.

Non sembrano, invece, confermate le notizie né sull’appartenenza ai Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta (dove sono dei Davi zz i o Davici), anche se riportate da 2 Istituti (vedi notizie dall'Istituto Araldico  e Cremona "1439 Antonino",  "dal 1620 Antonio", "nel 1650 Giovanni" ), né su San Pacifico (che deriverebbe dalla famiglia Divini, di San Severino Marche).  Notizie storiche da verificare vorrebbero dal 1398, Davini a Vhò, nel Cremonese (vedi Cremona ) e fra il 1369 ed il 1600, i Davini fra gli Anziani  e Gonfalonieri alla Repubblica Lucchese o di Cremona. Il 15 ottobre 1359, Agnolo Davini sarebbe ambasciatore all'Anciso, dal 1450 al 1480 Carlo notaro  a Cremona, nel 1546 Antonio costruttore di violini nel cremonese,   dal 1560 al 1590 Alessandro  notaro nel cremonese, nel 1561 un Leonardo podestà di Tolentino, nel 1658 un Leone capitano d'arme a Roma, dal 1700 Giacomo  notaro  a Cremona (tutte queste notizie dall'Istituto Araldico  e Cremona sono da verificare).

Dal 1 aprile 1423 al 31 marzo 1424, Landuccio Davini è Camerlingo del comune di Buggiano, Pistoia.
Fra il 4 ottobre 1435 e 8 giugno 1436  Giovanni di Niccolò Davini, scalpellino da Gangalandi (ora Lastra a Signa), consegna dei "beccatelli" (nell´architettura militare, elemento costituito in genere, da un archetto su mensole aggettanti, destinato a respingere dall´alto gli assalitori).per la porta del Parlascio di Pisa (vedi in Italia). .
Il 1 marzo 1588 è registrato un contratto di vendita di Giovanni e Domenico (vedi in Italia).
Nel XVI sec. una casa-torre ( Ca' dei Davino) è citata nel Catasto di Monzuno (Bologna).
Nel 1652 nasce Giovanni Battista, poi medico del Duca di Modena.
  Il 30 ottobre 1609 è la prima data di nascita che troviamo in un albero genealogico dei Davini di Antraccoli (Giovanni jacopo Davini) , che  risale fino al 1300 circa e nel quale nel 1678  nasce, ad Antraccoli, Paolino: per ora è l'antenato più "vecchio". E' della famiglia di Bill e Gregory , ora in USA, e della quale è anche esistente lo stemma.
Nel 1720 Carlo di Giacomo fu creato Conte nel Cremonese, mentre invece nel 1729 Giovanni di Giacomo fu iscritto alla nobiltà Cremonese col titolo di NOBILE,dei quali abbiamo anche uno stemma
Nel 1748-1750 Gaudenzio Davini è debitore della Mensa di Lucca, mentre nel 1749-1750 lo è la famiglia Davini di Sorbano.

Nel 1764, la famiglia Davini è registrata nella Decima granducale di Prato.
Nel 1791 Angiolo percepisce una pensione.
Dati certi li troviamo a partire dal 1800 sia attraverso i dati recuperati dalle singole famiglie che dai dati presenti in archivi consultabili su Internet o nelle biblioteche.
Ad esempio Davini sono presenti nei repertori delle nascite, matrimoni e morti dal 1808 al 1837 in Toscana, nel Censimento del Ducato di Lucca nel 1823, nella cause civili di Lucca 1826-1831, nel Censimento del granducato Toscana del 1841, nel registro stato civile di Como fra il 1866 ed il 1936.
Nel 1848, la famiglia pratese di Giovanni e Giuseppe Davini è iscritta, con la Deputazione sulla nobiltà e cittadinanza, al Libro d'oro dei Nobili, con relativo stemma  ed albero genealogico. Tale circostanza è confermata dall’analogo stemma riportato nella Raccolta Ceramelli Papiani all’Archivio di Stato di Firenze.
Nel 1848 Davini Luigi di Montalcino partecipa al Battaglione Universitario, Davini Vincenzo è caporale nel Battaglione Lucchese. Nel 1859 due Davini, Gaspare e Salvatore partecipano alle battaglie fra i Garibaldini. Nel 1861-1864, Giovanni è Sindaco di Prato, nel 1861 Luigi  è aiuto-direttore negli scavi nel Senese e Orbetellano, nel 1895-1897 Francesco è segretario della Fratellanza operaia di Botteghino, comunità di Uzzano, e Socrate, da soldato a generale, anche per i meriti da militare a Macallè nel 1895, è ricordato in un articolo del 1911 (ed in altri libri). 

Dai dati delle famiglie Davini attuali, gli antenati di cui abbiamo le date più antiche, oltre al predetto Paolino (1678), sono  il mio bis-bis-bis-bis-bis-nonno Filippo (1750 a Pisa),   Gabriele (Antraccoli, 1798), Clemente (Lucca, 1828) e  Roberto (Edolo, Brescia, 1877); altri, riportati nella pagina Genealogie, sono Bernardino (1827), David Andrea (1835, bisnonno di David A. Jr che scriverà un libro), Bartolomeo (1850), Amerigo (Cecina, 1871), Ottavio (Pisa, 1887), Alfredo (Vescovato, 1884), Attilio (Gadesco, 1889), Alvaro (Prato, 1892). 
Dalla fine del 1800, inizia l'emigrazione: almeno 35 in  Brasile fra il 1882 ed 1897, oltre 100 Davini sono registrati negli archivi in ingresso a New York   negli USA fra il 1890 ed il 1957, 34 in Argentina fra il 1882 ed il 1920, in Francia ed in Scozia nei censimenti dopo il 1891 ed in Norvegia nel 1900. Fra il 1907 ed il 1959 almeno 10 Davini emigrano in Australia. Anche il Venezuela vede arrivare dei Davini.

Nel 1920 la Sig.na Davini Genny Vincentelli è citata nei "fascicoli dei pazienti ricoverati" nell'ospedale Psichiatrico di Pistoia. Dal 1925 al 1965 Giuseppe è Parroco in provincia di Brescia.

Per quanto riguarda le due Guerre Mondiali, nella 1a Guerra Mondiale sono morti o dispersi 14 Davini (un Davini è sepolto a Toucy, Francia) e ci sono 2 Davini morti come soldati Francesi. Oltre 20 Davini sono arruolati nell’Esercito USA. Nella 2a Guerra Mondiale ne sono morti o dispersi 9, dei quali 4 Davini sono morti o dispersi in Russia: uno è sepolto a Cargnacco, mentre uno è prigioniero in Australia  Altri  Davini sono arruolati nell’Esercito USA.  Inoltre nella seconda guerra mondiale sono deceduti altri 6 Davini (un partigiano, un gerarca fascista e 4 civili,   3 a San Rossore (PI) e 1 a Montale (PT). Nel 1932, Persico Davini è assolto in una causa di costituzione di una cellula del PCI: il suo nome con quello di altri 12 Davini è incluso nel "Casellario Politico Centrale". Dal 14 dicembre 1943 all'11 aprile 1944 Delfo Davini è Commissario (al posto del Sindaco) a Sulmona. Tino Davini, bresciano, si occupa del ritorno delle salme dei caduti in Russia.

Ci sono, comunque,   siti o libri che non hanno dati: Davini non sono presenti sulle biografie degli  Italiani in Perù, Canada (anni 1000-1900), Brasile (1930-1983).
Dai Davini presenti, nel 1999 negli elenchi telefonici, possiamo vedere che, oltre all'Italia(dove siamo presenti in 127 comuni), siamo negli elenchi di Francia, Belgio,   UK, Svizzera, USA, Brasile, Argentina (2001) ed Australia.

Mario, per celebrare il giubileo 2000, ha apposto una lapide sulla sua casa di Vescovato (Cremona). 

Nel 2003, Nicoletta, è consigliere comunale a  Solarolo Rainerio (Cremona).
Nel 2007 un libro sulla vita in USA di 
"DAVID ANDREW DAVINI, SR. and BERTHA LOUISE EPP DAVINI - A Family with a Profound Influence On the City of Cloverdale, California 1944-2004" è stato scritto e pubblicato dal nipote David A. Davini, Jr.

Nel 2008 sia su Facebook (oltre 400 Davini hanno un profilo sul sito) che su Orkut sono stati creati due Gruppi con i Davini presenti: rispettivamente COGNOME DAVINI (circa 300 aderenti) e FAMILIA DAVINI (circa 50).


  apr 2012